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Gli ultimi battiti del pre-cinema

La fotografia e il cinema sono strettamente legati, poiché il cinema si basa sulla proiezione di immagini in rapido movimento. Possiamo dire che il cinema è in qualche modo l’evoluzione della tecnologia fotografica che con la creazione e lo sviluppo della pellicola ha gettato le basi per ciò che più tardi sarà definita “settima arte”.

La prima idea di proiettare immagini in movimento è stata quindi realizzata utilizzando la tecnologia fotografica per registrare e proiettare una sequenza di immagini.

L’idea di unire la fotografia al movimento è attribuita a diversi pionieri del settore tra i quali Eadweard Muybridge (1830-1904) fotografo britannico naturalizzato americano noto per le sue ricerche sull’anatomia animale in movimento.

Utilizzando la tecnica fotografica ha immortalato una lunga serie di immagini scattate consecutivamente tanto da ricostruire il movimento corporeo degli animali. Questo ha consentito un approfondimento dello studio e delle dinamiche legate al mondo animale. La sua innovazione ha di conseguenza influito sul futuro del cinema e sulla comprensione della rappresentazione del movimento.

Il movimento

Il primo dispositivo ottico inventato per visualizzare immagini e disegni in movimento fu inventato da William George Horner nel 1834 e prende il nome di zoetrope (zootropio).

Immaginate un cilindro dotato di feritoie collocate ad intervalli regolari. All’interno viene posta una striscia di carta ove sono riprodotti dei disegni collocati in prossimità delle feritoie. Grazie alla rotazione del cilindro le immagini scorrono in rapida successione ottenendo l’illusione del movimento (questo principio è noto come “fenomeno phi“). L’illusione non è perfetta, in quanto le immagini appaiono più sottili e deformate rispetto alla realtà. Questo fenomeno di deformazione ottica viene successivamente risolto con l’introduzione del prassinoscopio.

Era il 1877 quando Émile Reynaud inventò il prassinoscopio, uno dei primi dispositivi di animazione che ha giocato un ruolo importante nello sviluppo del cinema, un pezzo importante della tecnologia visiva. Egli infatti proiettò in successione su uno schermo a specchio rotante, una serie di immagini statiche: così creò l’illusione di movimento continuo.

Questa invenzione ha stimolato successivi studi e sviluppi nell’animazione e nella tecnologia delle immagini in movimento, non ultime quelle del famoso inventore Thomas Edison, scienziato ed imprenditore statunitense, pioniere e fondatore del pre-cinema.

Scoperte e Brevetti

È difficile stabilire l’ordine esatto delle invenzioni di Thomas Edison (1847-1931), in quanto ha brevettato molte scoperte e prodotto altrettanti dispositivi durante la sua carriera. Tuttavia, ritornando all’argomento principale di questo articolo, alcune delle sue invenzioni più note sono:

  • Fonografo (1877)
  • Lampadina elettrica (1879)
  • Cinetografo (1889) – cinepresa
  • Cinetoscopio (1891) – macchina da visione
  • Sistema di sincronizzazione cinematografica, il Cinetofono (1894)

Fu nel 1891 che Edison inventò e brevettò il primo proiettore cinematografico a tamburo, chiamato cinetoscopio (kinetoscopio).

Questo dispositivo era costituito da una grande cassa con un unico oculare. Per guardare un film, lo spettatore posizionava l’occhio sull’oculare, inseriva una moneta, girava una manovella e a quel punto vedeva scorrere un breve film montato su dei rocchetti posti all’interno della macchina.

Il filmato scorreva ad una velocità di 48 immagini al secondo su una pellicola da 35 millimetri (pellicola Kodak). La prima dimostrazione pratica del cinetoscopio fu tenuta il 23 maggio del 1891, organizzata da Edison per intrattenere il pubblico che ascoltava la musica del suo fonografo: la gente per pochi spiccioli metteva la cuffia, ascoltava la musica e vedeva il filmato.

Oggi diremmo che Edison con la sua intuizione ha gettato le basi su quello che in futuro è stato creato con il fine di vendere la musica: il videoclip.

Ad Edison si riconoscono grandi doti imprenditoriali. Un’altra delle sue intuizioni fu la creazione del primo studio cinematografico americano. Correva l’anno 1893 e su un suo terreno Edison creò il Black Maria, il luogo ideale per sperimentare l’uso del Cinetoscopio.

Il Black Maria aveva al suo interno un piccolo palcoscenico di posa dalle pareti completamente oscurate (dipinte di nero) in modo da garantire uno sfondo omogeneo ai filmati. Il dotato operatore e sperimentatore William Kennedy Laurie Dickson per lunghi anni lavorò alla produzione di brevi film, migliorando la struttura del Black Maria al fine di risolvere i problemi tecnici legati all’esposizione della pellicola.

Poichè il cinetografo utilizzava una pellicola poco sensibile alla luce (35 mm della kodak) per poter impressionare le immagini girate, fu necessario modificare la parte superiore e frontale del Black Maria in modo che potesse essere apribile, con un palcoscenico girevole al fine di catturare la migliore luce solare possibile.

I primi film girati al Black Maria erano essenzialmente scene di prestigiatori, piccole piéce teatrali, spettacoli con ballerine e uomini forzuti, incontri di boxe o lotta tra galli. Accanto a questi venivano prodotti anche film di attualità al di fuori dello studios, girati in vari luoghi, come le vedute della città di New York, strade, treni in passaggio o scene di lavoro.

Il cinetografo era una macchina da presa dalla struttura pesante ed ingombrante, per questa ragione i movimenti di camera sono assenti o ridotti ai minimi termini come si evince dalle riprese fatte in strada.

Sempre in riferimento al cinema, Edison introdusse il suono alle immagini del film, come già anticipato nel 1894 brevettò il cinetofono, ossia la fusione tra le immagini prodotte con il cinetoscopio ed il suono del suo fonografo a cilindro.

Thomas Alva Edison – foto pixaby.com

Il trust

Era il 1892 quando Edison fonda la Edison Manufacturing Company concentrandosi sulla produzione e la distribuzione di film.

Acquisendo e fondendosi con altre società, registrando brevetti sulle attrezzature e sui processi cinematografici, Thomas Edison ha cercato di controllare non solo la produzione ma anche la distribuzione di film.

Ha inventato la licenza per la proiezione in pubblico ed ha lavorato con i registi al fine di creare degli standard tecnici e legali per la gestione dell’industria del cinema.

Queste azioni hanno finito con lo stabilire un controllo totale delle pratiche commerciali creando il trust cinematografico. Un gruppo di grosse aziende di produzione, capitanate da Edison si sono quindi unite collaborando per il controllo e la regolamentazione della produzione, distribuzione e commercializzazione di film a livello globale. L’esclusione delle altre aziende dal mercato e l’imposizione di prezzi fissi di vendita comportò un lungo contenzioso legale che si è concluso con lo smantellamento del controllo monopolistico del mercato cinematografico.

C’è da dire che le più piccole ma numerose case di produzione cinematografica, per sfuggire alle severe leggi sul copyright imposte dal trust cinematografico di Edison, decidono di abbandonare la East Coast e di trasferirsi a Los Angeles, in California.

Qui le leggi meno rigide, la maggiore disponibilità di luce solare e fantastiche location adatte alle riprese all’aperto hanno incentivato la nascita del distretto di Hollywood che a partire dal 1900 diventa presto il centro mondiale dell’intrattenimento cinematografico. Era il 1910 quando la fama di Hollywood diventa mondiale.

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